Il 30 giugno u.s. presso la Confagricoltura di Nuoro si è tenuto un incontro per discutere della coltivazione della canapa, in particolare sugli aspetti normativi e sulle tecniche agronomiche e colturali.

La dott.ssa Roberta Papili, del Servizio Sviluppo sostenibile e innovazione Confagricoltura, ha fatto una panoramica sul quadro normativo vigente a partire dalla Legge 242/16 fino al “Disciplinare di produzione delle infiorescenze di Cannabis Sativa L. in Italia” sottoscritto il 12.07.2018 da Confagricoltura, CIA – Agricoltori Italiani e Federcanapa. Alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione del 30 maggio 2019 e in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, ha illustrato quelle che sono le opportunità ma anche i rischi e le tutele da mettere in campo in merito alla coltivazione e commercializzazione della canapa.

Ha evidenziato come Confagricoltura proseguirà la propria azione per avere un quadro normativo ed interpretativo chiaro con particolare riferimento alle infiorescenze destinate ad uso alimentare e cosmetico e nello stesso tempo promuoverà l’applicazione del Disciplinare di produzione delle infiorescenze, per assicurare una sempre maggiore qualità e tracciabilità della produzione di infiorescenza di canapa industriale.

Infine ha sottolineato la necessità di:

          lavorare per avere una legislazione unica per l’estrazione di principi attivi della canapa a fini agroalimentari e parafarmaceutici.  Attualmente ogni paese UE ha una normativa diversa e quindi ci sono limiti allo sviluppo commerciale all’interno dell’unione europea.

          modificare la norma che limita il tenore di THC (sostanza psicoattiva) della pianta allo 0.2%. La nuova norma dovrebbe aumentare i livelli di THC almeno a 0,3%. Per gli agricoltori, infatti, sostenere lo 0,2% è difficilissimo, significa che molti raccolti sono fuori norma e in più c’è un regime di concorrenza impari con i paesi che hanno adottato il limite superiore. Questioni da discutere nella nuova PAC 2020-2027).

Il prof. Pier Paolo Roggero, dell’Università di Sassari, ha sottolineato l’importanza di costruire una filiera della canapa coinvolgendo le diverse figure interessate: agricoltori, industriali, enti di ricerca, università.

Il prof. Giacomo Patteri, collaboratore del prof. Roggero, ha focalizzato il suo intervento sugli aspetti agronomici e sulla difficoltà della raccolta meccanizzata. Ha evidenziato la necessità di sviluppare la ricerca e la sperimentazione.