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I danni provocati dalle numerose calamità naturali del 2018 hanno compromesso i bilanci delle imprese agricole ma ancora si registrano ritardi nei risarcimenti. Per questo motivo è necessario che la Regione intervenga immediatamente con il Governo per accedere alle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale finalizzato a risarcire le imprese agricole danneggiate. Argomenti anche al centro di una lettera che la Confagricoltura ha inviato all’assessore regionale per affrontare le diverse problematiche.

“A oggi manca ancora la relazione ufficiale di Argea, senza la quale non è possibile richiedere la declaratoria al Ministero ed attivare le provvidenze previste dal D.Lgs 102/2004 – dice  il presidente di Confagricoltura Luca Sanna-. Senza questo atto la Sardegna rischia di perdere ingenti risorse e le aziende agricole di non avere i dovuti indennizzi”.

“L’ordinanza del Capo della protezione civile riguardante i primi interventi urgenti di protezione civile, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno interessato diverse regioni d’Italia, tra le quali la Sardegna, a partire da ottobre 2018 – argomenta il responsabile di Confagricoltura -, (in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 3, lettera b), del D.Lgs. 102/2004), stabilisce che le imprese agricole che hanno subito danni a produzioni, strutture e impianti produttivi compresi nel piano assicurativo agricolo 2018, ma non assicurati, possono accedere agli interventi compensativi previsti dalle pertinenti norme unionali e nazionali del Fondo di solidarietà nazionale”. Da Confagricoltura poi un’altra richiesta: “Non sono stati ancora erogati i 45 milioni per danni da siccità 2017 a favore del comparto agricolo non ovicaprino [20 milioni regionali, di cui 15 destinati ad interventi di ristoro e 5 ad interventi di tipo strutturale, e 25 milioni nazionali], per i quali si era trovato un accordo in sede di Tavolo Verde già da novembre 2018. A oggi, infatti, le aziende agricole a causa di problematiche legate agli applicativi informatici non hanno ricevuto nessun indennizzo”.

Da qui la richiesta anche “in considerazione del fatto che sulla legge di stabilità regionale non c’è un soldo per le emergenze 2018, sia per richiedere la declaratoria al Ministero ed attivare le provvidenze previste dal D.Lgs 102/2004”.