Categories: Archivio, Pol. Agricole

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Prevista l’esenzione dall’IMU per i terreni agricoli posseduti e condotti da Coltivatori Diretti e IAP (Imprenditori Agricoli Professionali), comprese le società IAP. L’esenzione riguarda anche tutti i soggetti ubicati nelle zone montane e collinari.         

Soppressa l’IRAP per le imprese agricole che svolgono le attività di cui all’art. 32 (quello sul reddito agrario) del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). L’abrogazione vale anche per tutti i soggetti che svolgono le attività agricole, comprese le società, anche se non hanno optato per l’applicazione del reddito agrario e le cooperative agricole.

 

Ripristinato il regime di esenzione in vigore attualmente. A partire dal 1° gennaio 2017 saranno esonerati dall’IVA gli agricoltori che hanno un volume d’affari al di sotto dei 7000 euro. Anche per loro quindi non scatteranno i conseguenti obblighi documentali e di tenuta dei registri.

 Sarà aumentata la percentuale di compensazione dall’8,8% al 10%, ai fini del regime speciale IVA, per taluni prodotti del settore lattiero caseario. Si tratta di un piccolo contributo in più per un settore – quello zootecnico – che versa in uno stato di particolare difficoltà.

Nuovamente concessa la possibilità per le società di assegnare ai soci beni immobili (compresi i terreni agricoli) non strumentali per destinazione o beni mobili registrati ovvero procedere alla trasformazione in società semplici, con importanti agevolazioni in tema di imposte dirette ed indirette. Questo vale non solo per le società di comodo, ma anche per quelle operative per gli immobili non utilizzati direttamente dall’impresa (es. immobili abitativi o terreni concessi in locazione).

Reintrodotta la possibilità di procedere alla rideterminazione del valore di acquisto delle aree edificabili, dei terreni agricoli e delle partecipazioni societarie posseduti, alla data del 1° gennaio 2016, fuori del regime d’impresa, al fine della determinazione delle plusvalenze tassabili ex art. 67 TUIR.

 Confermata nel testo arrivato al Senato la stabilizzazione dell’attuale normativa relativa alla produzione di energia elettrica da impianti di biogas e da fonti fotovoltaiche. Viene evitata così l’entrata in vigore delle disposizioni estremamente  penalizzanti.

Riconfermato anche per l’anno 2016 lo sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Lo sgravio si applica anche al settore agricolo ma, come nel 2015, viene riconosciuto, su istanza dell’azienda, nei limiti di un budget annuale secondo l’ordine cronologico di presentazione.

Il Fondo sociale per l’occupazione è stato incrementato di 250 milioni destinati al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2016.

La riduzione dei compensi CAAF sarà di 40 milioni per il 2016 (invece che di 100 come preannunciato precedentemente), di 70 milioni per il 2017 e di 100 milioni per il 2018.

 

Lo stanziamento per il fondo Patronati per il 2016 è complessivamente e proporzionalmente ridotto di 15 milioni (invece che di 48 milioni di euro come prevedeva la precedente stesura del disegno di legge). Anche questo taglio meno drastico è frutto del lavoro della Confederazione.

E’ confermato un Fondo per il settore agricolo, presso INAIL. La dotazione finanziaria è complessivamente di 85 milioni di euro in due anni (45 milioni per l’anno 2016 e di 35 milioni a decorrere dall’anno 2017). Il fondo è destinato a finanziare gli investimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, caratterizzate da soluzioni innovative.

 

Introdotte disposizione per la tutela del Made in italy contro l’italian sounding.

Stanziati fondi per la ricerca in agricoltura.

Previsto il credito d’imposta per l’acquisto di macchine agricole al Sud nei limiti della normativa europea.

Prorogato il piano Pesca e Acquacoltura.

Rifinanziato il Fondo di Solidarietà Nazionale: con 100 milioni per il 2016; 40 milioni per il 2017.

Stanziati 14 milioni per il 2016-2017 per il settore olivicolo.

 Stanziati 20 milioni per il comparto zootecnico.