Categories: Archivio, Pol. Agricole

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Agrinsieme ha apprezzato le linee di intervento tracciate oggi dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini nel corso della presentazione alle parti sociali del piano per l’occupazione. Gli interventi saranno incentrati soprattutto nell’ampliamento della flessibilità in entrata, con una fase sperimentale fino a tutto il 2015 (anno dell’EXPO di Milano) ed una fase a regime, successiva.
 
In tema di semplificazione e flessibilità, il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, intervenuto a nome di Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare), ha ricordato la necessità di tenere conto di alcune specificità del mercato del lavoro agricolo  nel definire le misure incentivanti che – se applicate solo ai rapporti a tempo indeterminato – avrebbero scarsa incidenza sui datori di lavoro agricolo. Guidi ha anche rappresentato la necessità di rivedere il limite comunitario de minimis agli aiuti di stato alle imprese agricole (oggi fissato a 7.500 euro nel triennio) che di fatto rende inapplicabili tutte le misure incentivanti in materia di lavoro e di sicurezza (e non solo). Infine il presidente di Confagricoltura ha rimarcato la necessità di introdurre misure atte a favorire lo sviluppo dei contratti di rete, anche attraverso la possibilità di assunzioni congiunte o di gruppo da parte di una pluralità di imprese.
 
Importanti per Agrinsieme anche gli interventi annunciati dal ministro sui contratti a tempo determinato ed all’apprendistato, anche in considerazione dei possibili effetti benefici di tali strumenti contrattuali sull’occupazione giovanile, e sugli altri istituti, quali le collaborazioni a progetto, il lavoro intermittente e quello occasionale. Il ministro Giovannini ha infine preannunciato sgravi contributivi sulle assunzioni di giovani a tempo indeterminato.