Categories: Archivio, Pol. Agricole

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“Sulla vicenda dell’emendamento alla legge di stabilità relativo ai crediti della Federconsorzi (più di 400 milioni di euro) non siamo solo davanti ad un colpo di mano, ma anche in presenza di offese gratuite verso gran parte del mondo agricolo etichettato come una minoranza non qualificata a parlare. Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane -riunite in Agrinsieme rappresentano il 52 per cento dell’intera produzione agricola nazionale e 1.200.000 associati- non possono assolutamente accettare questa presa di posizione, di cui, però, prendono atto e che verrà resa nota agli agricoltori del nostro Paese”. Ad affermarlo è il coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi, fortemente risentito per le affermazioni rilasciate alla stampa dal sen. Giuseppe Marinello, che ha presentato un sub-emendamento.

“Non è tollerabile che -aggiunge Politi- la vicenda Federconsorzi venga liquidata con una battuta, oltretutto di cattivo gusto. Il sen. Marinello se ne assumerà personalmente la responsabilità. Non può dire che l’emendamento è giusto perché piace alla Coldiretti in quanto -riporto le sue testuali parole- ‘rappresenta la parte più qualificata dell’agricoltura italiana’. Sono dichiarazioni inaccettabili nei confronti di tutto il mondo della rappresentanza agricola. Siamo ormai all’assurdo. Per far passare una misura incredibile e grave, che va contro ogni logica economica, si usa qualsiasi metodo. Agrinsieme conferma tutta la sua indignazione”.
 
“In un momento molto difficile per il Paese, per il sistema economico nazionale e per l’agricoltura, è inammissibile -sottolinea il coordinatore di Agrinsieme- che si resusciti lo spettro della Federconsorzi, uno degli scandali più grandi della storia repubblicana, e, per di più, con l’erogazione di un regalo da 400 milioni di euro. Questo probabilmente il sen. Marinello deve spiegarlo ai tanti cittadini che non riescono a giungere a fine mese e soprattutto agli agricoltori che stanno operando tra mille ostacoli, con la questione Imu tutt’altro che risolta e che dei soldi della Federconsorzi non vedranno nemmeno un centesimo".
 
"Altro che parte qualificata dell’agricoltura italiana -conclude Politi-. Qui si sta perpetrando un vero ‘scippo’ contro il quale ci batteremo con tutta la nostra forza e con l’appoggio dei produttori agricoli”.