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La protesta del movimento di “forconi” sta provocando pesanti disagi alla circolazione stradale e, quindi, al trasporto delle merci. Gli agricoltori stanno subendo gravi conseguenze. Molti prodotti dell’agroalimentare rischiano di andare persi, con duri effetti per le aziende, già in un momento di grande difficoltà economica. A segnalarlo è Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane del settore agroalimentare.
La situazione -afferma Agrinsieme- sta assumendo dimensioni preoccupanti. In molte zone gli agricoltori hanno visto bloccare le proprie produzioni e il regolare trasporto verso i mercati e la Grande distruzione organizzata. Ma allo stesso modo tante altre aziende agricole, proprio a causa dei forti rallentamenti alla circolazione stradale, sono nell’impossibilità di approvvigionarsi di strumenti indispensabili al lavoro (gasolio, sementi, foraggio).
Agrinsieme torna, dunque, ad auspicare che le proteste in corso si svolgano in maniera pacifica e senza sconfinare in forme di violenza, ma nel pieno rispetto della legalità come tutte le forme civili di manifestazioni. Cosa che, però, in alcuni casi non si è verificata. Il disagio nel Paese c’è ed è evidente. Non bisogna arrecarlo a settori che già soffrono, come quello agricolo. Ma c’è anche chi sfrutta il malessere e cerca, con atteggiamenti demagogici e strumentali, di saldarlo alla collaudata retorica anti-politica. E’ da irresponsabili soffiare sul fuoco della protesta alla sola ricerca di consensi.