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“I dati sulle vendite al dettaglio ben 2013 diffusi da Istat sono un preciso segnale del profondo disagio che avvertono le famiglie, che tendono a risparmiare stando attenti più a far quadrare i conti che alla qualità. Lo dimostra la scelta della spesa alimentare a basso costo nei discount”. Lo sottolinea Confagricoltura facendo presente che, l’anno scorso, le vendite al dettaglio sono state in diminuzione in tutte le tipologie di esercizi, tranne che per i discount alimentari (+1,6%).
“Il consumatore – prosegue Confagricoltura – spende solo per i beni di cui non può fare a meno e diminuisce sia la spesa per i beni non alimentari (-2,7%), sia per quelli alimentari (-1,1%). In tutti i settori merceologici, compreso la spesa farmaceutica (-2,4%), tende a risparmiare”.
“Siamo di fronte ad un calo crescente della spesa alimentare, tanto che a dicembre 2013, rispetto a dicembre 2012, è diminuita di ben il 2,6%”.
“La situazione delle vendite pone in gravi difficoltà le imprese agricole -conclude Confagricoltura – e conferma la validità degli sforzi di internazionalizzazione che queste pongono in essere; con l’agroalimentare che ora fa da traino a tutto il made in Italy”.