Categories: Archivio, Pol. Agricole

Condividi

Categories: Archivio, Pol. Agricole

Condividi

Grande vittoria della filiera vitivinicola. Il premier Matteo Renzi, intervenendo alla 48ª edizione del Vinitaly, ha accolto le richieste per il riordino e la semplificazione nel settore che Agrinsieme (il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane dell’agroalimentare), Unione italiana vini, Federvini, Assoenologi e Federdoc hanno presentato il 25 febbraio scorso alle Commissioni Agricoltura di Senato e Camera in un documento sotto il titolo di “Testo Unico della Vite e del Vino”.
 
Si tratta di un documento che unifica tutte le disposizioni che disciplinano la materia del comparto vitivinicolo, attualmente contenute in svariati testi normativi. Documento che è frutto di un lavoro congiunto che ha coinvolto le diverse sigle che rappresentano le realtà economiche del settore vitivinicolo.
 
Il presidente del Consiglio ha, quindi, riconosciuto la validità delle proposte della filiera, sia nel merito che nel metodo scelti, per introdurre adeguate e diverse disposizioni per un’efficace semplificazione nel settore vitivinicolo che ormai non sono più rinviabili.
 
La filiera vitivinicola si ritiene, dunque, molto soddisfatta dalle parole del premier e ribadisce la volontà di proseguire nel lavoro di confronto con tutte le istituzioni, ai diversi livelli (centrale e territoriale). Con l’obiettivo di avere un fronte comune che rappresenta le  istanze e le aspettative del settore vitivinicolo, che costituisce una delle “punte di diamante” del ‘made Italy’. Una convergenza che apre interessanti prospettive per tutto il sistema agroalimentare, soprattutto in vista di Expo 2015.
 
Aggregazione, semplificazione, promozione, strategie unitarie sono, insomma, le parole chiave e condivise per la crescita e la valorizzazione del settore vitivinicolo e l’impegno assunto dal presidente del Consiglio costituisce l’inizio di una nuova fase di collaborazione tra istituzioni e filiera unita a garanzia di solidi percorsi di sviluppo. Che è poi interesse primario dei produttori.