Categories: Archivio, Pol. Agricole

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“I prezzi al consumo della frutta e della verdura in estate hanno registrato un trend al ribasso che a settembre, in parte, è stato recuperato; però resta difficile la situazione per i produttori con quotazioni all’origine che, soprattutto per la frutta, continuano a diminuire”. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati provvisori di Istat sui prezzi al consumo a settembre, da cui si evince che le quotazioni della verdura sono cresciute del 4%, recuperando parzialmente la flessione (da -3,4% di agosto a -1,4% di settembre). I prezzi della frutta fresca, invece continuano a diminuire sia su base mensile (-1,3%), sia tendenziale (-4,4% da -7,8% del mese precedente).

“È stata – osserva Confagricoltura – un’estate disastrosa per il comparto dell’ortofrutta, con cali rilevanti dei prezzi all’origine a giugno e luglio ed una flessione che è proseguita anche ad agosto; situazione aggravata anche dall’embargo della Russia, con spazi di mercato ora conquistati da altri Paesi, tra cui il Marocco”.

Indebolimenti sensibili dei prezzi all’origine si registrano anche per la frutta autunnale e invernale con diminuzioni per le mele del 35,7% (nella 4° settimana di settembre, rispetto alla stessa settimana dell’anno precedente) e per le pere (-14,9%). Difficoltà anche, per quanto riguarda gli orticoli, per le carote (-51,7%), le patate comuni (-40,7%), le cipolle (-30,9%).

“Occorre rafforzare l’export e le Istituzioni – conclude Confagricoltura – dovranno sostenere le imprese ortofrutticole nell’obiettivo di eliminare le barriere tariffarie e non tariffarie che impediscono di fatto di essere maggiormente presenti su mercati importanti, come Giappone, Vietnam, Messico e Sudafrica”.