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Il giorno 22 gennaio u.s. presso la sede di Confagricoltura Sardegna si è tenuto un incontro tra l’Organizzazione agricola e una delegazione bulgara.

Della delegazione facevano parte Rangel Matanski vice presidente nazionale dell’Associazione allevatori bovini, Zormitsa Stamera consulente del Ministero dell’Agricoltura Bulgaro e Carlo Manca del Circolo Sardo Sardica di Sofia.

Nel corso dell’incontro si è discusso delle rispettive agricolture e di future collaborazioni, in particolare nel settore bovino.

Il settore bovino in Bulgaria, infatti, ha un posto di rilevo nella zootecnia soprattutto per ciò che concerne la produzione, mentre presenta forti criticità nella fase della trasformazione.

 Siamo consapevoli – ha sottolineato Matanski – delle opportunità che la Sardegna può offrire, relativamente a questo settore, in termini di trasferimento di tecnologie e di know-how”.

Dal confronto tra gli esponenti di Confagricoltura Sardegna e la delegazione bulgara è emersa anche la volontà di acquisire le competenze maturate in Sardegna in tanti anni di programmazione e gestione dei Fondi Europei.

Zormitsa Stamera ha illustrato il progetto per il recupero e valorizzazione di centri storici, basato sull’esperienza sarda della Marmilla.  Prendendo a modello ciò che è stato fatto in Marmilla, partirà a breve un corso di formazione per mutuare l’esperienza sarda in Bulgaria. Stamera ha, inoltre, espresso apprezzamento per le iniziative avviate da Confagricoltura Sardegna in Bulgaria ed ha rinnovato l’invito a riprendere i contatti già intrapresi.

Confagricoltura Sardegna, infatti, da tempo ha attivato contatti istituzionali con l’Ambasciata italiana in Bulgaria, con l’ICE di Sofia e con il Circolo dei sardi in Bulgaria “SARDICA”.

La Bulgaria è un paese dalle grandi potenzialità, caratterizzato da una costante crescita economica e presenta ulteriori margini di crescita grazie agli ingenti fondi comunitari.

Negli ultimi anni il settore agricolo ha registrato la più rapida crescita dell’intera economia e rappresenta una quota importante del PIL.

Le principali colture sono quelle cerealicole, grandi colture di esportazione sono il girasole e il tabacco. Negli ultimi anni è aumentata la produzione di vini di qualità. La grande estensione di prati e pascoli favorisce l’allevamento.

La delegazione si è lasciata con l’intento di proseguire il confronto, con la speranza che questo possa dare vita a future collaborazioni.