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Il Consiglio dei ministri ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge recante la delega al Governo per il recepimento di alcune Direttive Europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2015.
Il disegno di legge delega il Governo ad adeguare la normativa nazionale alle disposizioni di sei regolamenti europei tra i quali il Regolamento (UE) 1169/2011 sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e la Direttiva (UE) 91/2011 sulle diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare.
Il Governo proporrà la reintroduzione dell’obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione o confezionamento, non più prevista dal Regolamento (UE) 1169/2011.
Si interverrà sulla direttiva 91/2011, legata al Regolamento generale sulla sicurezza alimentare 178/02, motivando la reintroduzione dell’obbligo per tutelare la sicurezza alimentare. In tal modo la Commissione europea avrà maggiori difficoltà ad opporsi alla decisione italiana.
Tale modalità d’intervento potrebbe, inoltre, essere utilizzata anche per modificare direttamente il Regolamento 178/02, in corso di revisione, ed estendere l’obbligo a tutta l’Unione Europea.
E’ bene ricordare che norme obbligatorie in materia di etichettatura di origine sono attualmente previste in diversi settori quali miele, ortofrutticoli, pesce (esclusi i prodotti a base di pesce quali preparazioni e conserve di pesce), carni bovine e prodotti a base di carni bovine, olio d’oliva, vino, uova, carni ovine, suine e di pollame.