Categories: Archivio, Zootecnia

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  Confagricoltura sta seguendo da vicino i lavori delle istituzioni comunitarie sulla crisi del latte e sulle contromisure da varare a livello di legislazione comunitaria. In tale ottica ha promosso una due giorni a Bruxelles interamente dedicata al settore lattiero.
 
Il mercato nazionale ed europeo del latte – ha osservato Confagricoltura – è caratterizzato ormai da alcuni mesi da un notevole squilibrio tra le zone di produzione europee e da una drastica riduzione dei prezzi alla stalla. La situazione è acuita dall’embargo russo e dalle riduzioni delle importazioni dalla Cina, nonché dal venir meno dei vincoli alla produzione europea.
 
“Abbiamo trovato ampio consenso a livello europeo – hanno detto il vicepresidente Massimiliano Giansanti ed il presidente della Federazione di prodotto lattiero casearia dell’Organizzazione Luigi Barbieri, che hanno guidato la delegazione di Confagricoltura – sulle misure che, a nostro avviso, sono necessarie a livello comunitario e con procedura d’urgenza, per il contenimento della produzione, almeno transitoriamente, nei momenti di crisi del settore”.
 
Secondo i rappresentanti di Confagricoltura queste misure “vanno finanziate con risorse del bilancio UE ed attuate in tutti gli Stati membri in maniera proporzionale alle eccedenze produttive dell’ultima campagna e del livello di autoapprovvigionamento del Paese”.
 
Confagricoltura ha chiesto poi l’obbligo, a livello comunitario, dell’indicazione dell’origine della materia prima in etichetta per i prodotti lattiero-caseari che la Francia ha chiesto di applicare in via eccezionale sui propri prodotti. Tale norma andrà estesa, al più presto, a livello europeo e su questo ha riscontrato segnali importanti di condivisione da parte delle organizzazioni agricole dei Paesi produttori più importanti e del Parlamento europeo.
 
Durante la due giorni a Bruxelles la delegazione di Confagricoltura  ha svolto una fitta serie di appuntamenti per definire proposte e strategie da presentare a breve ad istituzioni e stakeholder comunitari. Incontri con gli europarlamentari italiani e gli uffici della Commissione; colloqui con le varie delegazioni delle organizzazioni agricole degli altri Paesi europei per valutare proposte e strategie comuni. Ha poi partecipato al dibattito sul latte del think tank ‘Farm Europe’, l’osservatorio di alto profilo sulle politiche agroalimentari europee.