Categories: Archivio, Pol. Agricole

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Domani, mercoledì 19 aprile, entra in vigore l’obbligo di introdurre in etichetta l’indicazione dell’origine per i prodotti lattiero caseari in Italia. E’ previsto dal decreto del ministero delle Politiche agricole 9 dicembre 2016 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 15/2017), in attuazione del regolamento (UE) n.1169/2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. 
 
“Il provvedimento è un banco di prova per dare ai nostri consumatori ulteriori elementi informativi per effettuare acquisti con consapevolezza”, commenta il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.
 
A seconda della provenienza del latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale, e per quello UHT, in etichetta – spiega Confagricoltura – andrà indicata la sua origine: Italia, Paesi Ue, Paesi non Ue. Per i formaggi Dop e Igp e per il latte fresco continuano ad applicarsi le disposizioni previste dalla normativa vigente anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto, dal momento che sono già tracciati.
 
“Solo per i prodotti con latte munto, condizionato e trasformato in Italia, si potrà scrivere in etichetta ‘Origine del latte: Italia’ – sottolinea Confagricoltura -. Se non c’è questa dicitura vuol dire che almeno una fase del processo non è stata fatta nel nostro Paese”.
 
“Finalmente c’è piena trasparenza e si permette – conclude il presidente di Confagricoltura Giansanti – di valorizzare il made in Italy, in ossequio alle migliori tradizioni che ci fanno riconoscere nel mondo come eccellenza”.