Categories: Archivio, PSA

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Con Oniferi si chiude il tour informativo promosso dalla Regione sui territori che, negli ultimi 50 giorni, ha fatto tappa in altri 16 paesi di Goceano, Monte Lerno, Nuorese e Ogliastra.

Contrasto allo spopolamento delle zone interne, creazione di nuove economie e opportunità di lavoro attraverso gli strumenti offerti dal Programma di sviluppo rurale e, in particolare, dalle Misure dedicate al comparto suinicolo. Questi i temi e quindi gli obiettivi più forti che hanno animato la giornata informativa organizzata oggi nella sala Consiliare di Oniferi dall’Agenzia agricola Laore Sardegna, in collaborazione con l’amministrazione comunale, i servizi veterinari dell’Azienda Tutela della Salute (ATS) del territorio e l’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) della Sardegna.

"Il rilancio della suinicoltura sulla nostra Isola – ha detto Daniela Sardo di Laore – non può prescindere dalla eradicazione della Peste suina africana (PSA)". Ed è proprio sul contrasto e sugli strumenti di lotta al pericoloso virus dei maiali, responsabile di aver dimezzato gli allevamenti isolani nei 39 anni di permanenza, che si sono incentrati buona parte dei lavori. Ad aprire l’incontro il saluto della Sindaca, Stefania Piras, a cui è seguito l’intervento di Giuseppe Fruttero (Agenzia Laore) che ha illustrato le azioni di supporto al programma di eradicazione della PSA e le possibilità di sviluppo della suinicoltura. Una analisi attenta e puntuale ha spiegato il costante declino del numero dei maiali allevati e al contrario le enormi potenzialità del mercato con i consumi che in Sardegna vengono soddisfatti con oltre l’80% di carni suine importate sull’Isola. Nel 2006 erano registrate in Sardegna 17.417 aziende, per scendere nel 2010 a 15.975 e risalire a 16465 nel 2016. Dieci anni fa erano allevati 237.306 maiali, crollati a 176.731 nel 2010 e a 166.648 nel 2016. Tommaso Betza (Laore), ha osservato che “non esiste un solo strumento con cui si può agire per migliorare le attività agricole o per dargli nuovo avvio. Ma è necessario mettere assieme più azioni a seconda della tipologia delle aziende e delle diverse variabili e obiettivi che la caratterizzano". Il tecnico di Laore ha strutturato il suo intervento anche sulla base del territorio che ha ospitato oggi l’evento: dalle misure per il benessere degli animali a quelle sulla difesa del suolo, passando per la tutela e la valorizzazione dei boschi. E poi le misure a investimento, quelle per la multifunzionalità, le attività extra-agricole e l’innovazione con il progetto Impresa verde 3.0. Attenzione specifica sul comparto suinicolo con l’illustrazione della Misura 14 dedicata al Benessere degli animali. Il PSR della Sardegna è infatti il primo Programma regionale che nell’Unione europea prevede questo tipo di intervento dedicato ai maiali. Per il settennato 2014-2020 sono stati stanziati oltre 50milioni di euro. È toccato poi al veterinario Gianmario Zidda, della ASSL Nuoro, fare il punto sull’importanza dell’anagrafe zootecnica, spiegando passaggio per passaggio tutte le azioni che devono istruire gli allevatori o i veterinari. Lo stesso ha fatto per quanto riguarda la manutenzione del registro aziendale, da tenere sempre aggiornato con le movimentazioni, le entrate (nascite o acquisto) e le uscite (vendite o decesso) degli animali. Zidda ha quindi spiegato l’iter per la certificazione delle aziende sotto controllo e indenni da PSA e le sanzioni previste dalla legge per il non rispetto di norme e prescrizioni. Annamaria Coccollone, veterinaria del Centro di sorveglianza Epidemiologica dell’IZS della Sardegna, ha presentato i dati elaborati sulla presenza della PSA nel selvatico. Il report si basa sulla raccolta dei campioni prelevati dalle compagnie di caccia sui cinghiali abbattuti. Nella campagna venatoria 2016-2017 sono stati analizzati 15683 campioni di cui 4707 provenienti dalla zona infetta. I sieropositivi sono risultati 237, mentre i positivi 39. "Ciò vuol dire – ha osservato la veterinaria – che il virus è presente e sta ancora circolando nelle nostre campagne. Nel 2017 sono stati censiti 10 focolai fra i maiali domestici.
Con l’appuntamento di oggi si chiude il tour informativo promosso dalla Regione sui territori che, negli ultimi 50 giorni, ha fatto tappa in altri 16 paesi di Goceano, Monte Lerno, Nuorese e Ogliastra