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Con l’avvicinarsi della campagna estiva, il comparto agricolo e agroalimentare italiano ha più che mai bisogno di una nuova legge che disciplini il lavoro occasionale e accessorio, colmando il vuoto normativo che si è venuto a creare da più di un mese, con l’abrogazione dei voucher. L’appello viene dal Coordinamento Agrinsieme, che riunisce Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.
“Sollecitiamo il Parlamento a intervenire in tempi molto stretti – spiega il Coordinatore Giorgio Mercuri – lavorando ad un nuovo strumento normativo che possa essere inserito già nel testo della manovra attualmente in discussione alla Camera dei Deputati”.
La soluzione del problema non può che essere cercata, secondo le rappresentanze riunite in Agrinsieme, nella creazione di uno strumento ad hoc: l’auspicio “è che si arrivi ad un testo di legge specifico sul lavoro accessorio nel settore agricolo, che sia diverso dal lavoro subordinato – inidoneo per sua natura a disciplinare tali situazioni – e che si ispiri ad una massima semplificazione degli adempimenti amministrativi, con costi orari non superiori a quelli del lavoro subordinato”.