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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha approvato ieri le direttive di attuazione del programma di interventi, da 45 milioni di euro, a sostegno delle imprese del comparto ovino e caprino per far fronte al deterioramento delle condizioni di produzione e di mercato del latte nella campagna 2016/2017. Al fine di accelerare i tempi di attuazione del provvedimento, gli aiuti saranno erogati conformemente a quanto previsto dal Decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, che regola l’accesso agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale (FSN). Si favorirà così la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali. Saranno quindi concessi, direttamente ai pastori, 13 euro a capo presente in azienda al 30 giugno 2017.
La siccità. L’anomalo andamento climatico dei primi sei mesi del 2017 ha determinato su tutto il territorio della Sardegna uno stato di grave siccità che ha già posto l’intero comparto zootecnico in una condizione di forte sofferenza e raggiunto livelli tali da assumere il carattere di straordinaria emergenza. Dall’attività di accertamento dei danni condotta dall’Agenzia Argea emerge, infatti, che i danni a carico dei pascoli e delle produzioni foraggere delle aziende ovicaprine hanno intensità variabili tra il 50 e il 70%, a seconda che le superfici ricadano o meno all’interno dei comprensori irrigui dei Consorzi di bonifica. Per questa ragione, con la deliberazione n.45/12 del 27 settembre 2017, la Giunta ha già richiesto al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) il riconoscimento del carattere di eccezionalità della prolungata siccità per la primavera e l’estate 2017, che ha interessato l’intero territorio regionale, per i danni ai pascoli e alle produzioni foraggere del comparto ovino e caprino, e il riconoscimento delle provvidenze previste nel decreto legislativo n. 102/2004.
Beneficiari dell’aiuto. L’aiuto è concesso per tutti i capi ovini e caprini presenti in azienda al 30 giugno 2017, secondo gli elenchi riportati dalla Banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica (BDN) e relativi alla consistenza dei capi identificati elettronicamente o dal censimento degli animali detenuti. L’importo unitario dell’aiuto è determinato dal rapporto tra i 45 milioni disponibili per il programma e il numero complessivo di capi ovini e caprini ammissibili. L’importo unitario dell’aiuto è quindi fissato in 13 euro, mentre le eventuali risorse che si rendessero disponibili, come per esempio quelle del Fondo di solidarietà nazionale, saranno ulteriormente ripartite. Possono ricevere l’aiuto le piccole e medie imprese (PMI) attive nella produzione agricola primaria, operanti nel territorio regionale, condotte da imprenditori agricoli singoli o associati e che allevano ovini e caprini. Il beneficiario deve inoltre essere proprietario e detentore degli animali. Qualora il richiedente sia esclusivamente detentore di animali, è necessario fornire una dichiarazione di assenso del proprietario che autorizzi la presentazione della domanda. Gli animali devono infine essere detenuti nel rispetto degli obblighi di identificazione e registrazione.