Categories: Archivio, Pol. Agricole

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Confagricoltura ha accolto con grande soddisfazione l’annuncio della rimozione del blocco delle importazioni di carne bovina fresca italiana da parte della Cina. Un bando che dura da 16 anni imposto dal Paese asiatico al nostri prodotti a causa della BSE, per la quale in realtà l’Italia è classificata come “trascurabile” dal 2013.
 
“Un risultato importante – commenta la presidente della Federazione nazionale di prodotto allevamenti bovini  Elide Stancari – ottenuto innanzi tutto per l’impegno degli operatori della filiera che hanno messo a disposizione degli ispettori le loro aziende e stabilimenti ed anche grazie al lavoro del nostro governo e della nostra Ambasciata a Pechino, che apre interessanti prospettive per il settore bovino. Il risultato odierno è la riprova della qualità e della salubrità delle nostre carni e dell’alto standard di produzione dell’allevamento italiano”.
 
La Cina è, e può diventarlo sempre di più, un importante mercato per le nostre esportazioni e recentemente sta dando segnali di disponibilità a lavorare di comune accordo. Nel 2017 quelle agroalimentari sono aumentate del 17% anche grazie al parziale sblocco delle carni suine  e dei prodotti derivati.
 
“Sono segnali positivi sul fronte del commercio internazionale – rimarca la rappresentante di Confagricoltura -. Nell’era della globalizzazione aprire i mercati con regole giuste è un’ opportunità importante per tutto il made in Italy agroalimentare. E’ importante ora che l’ottimo lavoro del governo italiano prosegua per autorizzare al più presto i singoli impianti di macellazione e trasformazione  per esportare nel Paese, ultimo atto che occorre per attuare la decisione presa”.