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Confagricoltura deplora che ancora una volta, ignorando le istanze degli allevatori, le indicazioni dell’Antitrust nazionale e le regole dettate dall’Unione europea, si sia disatteso il principio della liberalizzazione dei servizi e con esso il diritto delle imprese di rivolgersi a chi può dimostrare di saper meglio operare.
I contenuti del decreto legislativo sulla riorganizzazione della disciplina sulla riproduzione animale (legge 30/1991), pur apparentemente innovativi, non fanno altro che perpetuare un sistema che ha dimostrato tutta la sua inefficienza economica ed organizzativa.
Confagricoltura evidenzierà, anche in sede europea, la necessità di addivenire ad una nuova normativa realmente rispettosa della regolamentazione comunitaria.