Condividi
Condividi
Il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha accolto con grande soddisfazione l’approvazione da parte dell’assemblea plenaria del Parlamento Europeo della proposta di direttiva che combatte le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.
“Si tratta di un risultato estremamente positivo per gli agricoltori e le cooperative agroalimentari di tutta l’Unione Europea, che attendevano con ansia l’esito di questa votazione”, commenta Agrinsieme, che si è sempre espresso a favore di una normativa europea che possa stabilire regole e procedure in grado di garantire una catena di approvvigionamento alimentare più equa, più trasparente e più sostenibile in tutta Europa.
A tale riguardo proprio nei giorni scorsi, il Coordinamento aveva inviato una lettera agli europarlamentari italiani, per invitarli a sostenere il progetto di parere del primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro.
“A questo punto l’on. De Castro, responsabile della relazione approvata dalla ComAgri con numerosi emendamenti alla proposta di direttiva – continua Agrinsieme – ha il pieno mandato del Parlamento UE per condurre i negoziati interistituzionali”.
L’auspicio del coordinamento è che i molti miglioramenti rispetto al testo iniziale della direttiva, introdotti dalla ComAgri e fondamentali per tutelare le imprese agricole e le loro cooperative, siano ratificati nei triloghi e che il provvedimento sia definitivamente approvato all’inizio del prossimo anno.
Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.