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L’accordo commerciale UE-Vietnam nell’arco di dieci anni eliminerà tutte le tariffe doganali. L’eurodeputato Geert Bourgeois spiega quali saranno i benefici di tale accordo.
In vista del voto del Parlamento europeo (12 febbraio 2020) sull’accordo di libero scambio e sugli accordi di investimento tra l’UE e il Vietnam, l’eurodeputato Geert Bourgeois, membro belga dell’ECR (Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei) e relatore incaricato per il Parlamento europeo, spiega quali potranno essere i benefici per l’UE derivanti dall’accordo.
 
Può darci una panoramica dei cambiamenti che l’accordo commerciale UE-Vietnam porterebbe?
L’obiettivo è quello di eliminare il 99% delle tariffe doganali entro sette anni. Ciò dovrebbe generare 15 miliardi di euro all’anno di esportazioni supplementari dal Vietnam all’UE entro il 2035, mentre le esportazioni dell’UE verso il Vietnam si estenderebbero di 8,3 miliardi di euro all’anno. Si prospetta che ogni miliardo di euro di esportazioni dell’UE produrrà nell’Unione circa 14.000 nuovi posti di lavoro.
 
Come si intralciano attualmente le nostre relazioni economiche con il Vietnam?
C’è sia il lato commerciale sia quello degli investimenti. Il mercato vietnamita è molto vivace, con una crescita annuale economica del 6-7%. Il Vietnam è un Paese molto interessante per gli investitori europei. Nel 2018 il Vietnam ha esportato in UE merci per un valore di circa 42,5 miliardi di euro. Nell’altra direzione, l’UE ha esportato merci per circa 13,8 miliardi di dollari. Con questo accordo di libero scambio attentamente regolato, ci sarà un aumento dell’export in entrambe le direzioni.
 
Principali esportazioni

  • Il Vietnam verso l’UE esporta principalmente apparecchiature di telecomunicazione, abbigliamento e prodotti alimentari.
  • L’UE verso il Vietnam esporta principalmente macchinari e attrezzature di trasporto, prodotti chimici e prodotti agricoli.

 
Quanto è importante questo accordo di libero scambio per l’UE in termini geopolitici?
La Cina è una vicina del Vietnam. Ma non solo, il Vietnam può contare anche su forti relazioni con gli Stati Uniti. È molto importante rafforzare i nostri legami con il paese. L’accordo è stato negoziato per otto anni ed è importante ora che si giunga ad una conclusione.
Inoltre, come primo accordo commerciale del nuovo Parlamento europeo, dobbiamo dimostrare che vogliamo stabilire determinati standard a livello mondiale, il tutto creando prosperità e nuovi posti di lavoro.
 
Il Parlamento vota anche un accordo di protezione degli investimenti con il Vietnam: può dirci di più?
L’accordo mira a garantire lo stato di diritto per gli investitori. In caso di contenzioso, ci sarà un quadro normativo. Il Vietnam ha accettato un moderno sistema giudiziario per gli investimenti, simile a quello concordato dall’UE con il Canada, con giudici indipendenti, un codice di condotta e un facile accesso per le piccole e medie imprese.
 
Quali disposizioni sono previste dall’accordo commerciale in materia di ambiente e norme sul lavoro?
Sono ben consapevole delle preoccupazioni, ma accordi commerciali come questo sono una leva per migliorare gli standard al di fuori dell’UE. Per quanto riguarda le condizioni di lavoro, il Vietnam è obbligato ad attuare tutte le convenzioni dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e a integrarle nel suo codice del lavoro. Inoltre, fino ad ora, non c’è stata libertà di associazione per i sindacati.
Per quanto riguarda l’ambiente, il Vietnam è vincolato all’accordo di Parigi. L’UE sta lavorando per la neutralità in termini di emissioni di carbonio e dobbiamo creare condizioni di parità anche con gli altri Paesi. Se stiamo facendo del nostro meglio, dovremmo aspettarci lo stesso dagli altri, per tale ragione l’accordo commerciale mira a garantire il rispetto degli obiettivi climatico-ambientali.
 
Molti in Parlamento sono preoccupati per i diritti dell’uomo in Vietnam: in che modo questi accordi miglioreranno le cose?
Siamo molto preoccupati per i prigionieri politici e abbiamo sottolineato alle autorità vietnamite l’importanza dei diritti umani. Il Vietnam sta rispondendo in modo positivo e da questo mese una delegazione del Parlamento europeo controllerà la situazione. Abbiamo anche deciso di istituire una delegazione interparlamentare tra il Parlamento europeo e l’assemblea nazionale del Vietnam.
Con quest’accordo ci saranno obblighi sul lavoro, l’ambiente e i diritti umani che il Vietnam dovrà adempiere, e noi lo controlleremo.
 
Il Parlamento dovrebbe approvare gli accordi il 12 febbraio, quali saranno i prossimi passi?
Per l’accordo di libero scambio, l’approvazione dei Parlamenti nazionali degli Stati membri non è necessaria. La Commissione avrà il mandato di attuare l’accordo immediatamente. La strada che porterà all’abbattimento delle tariffe doganali sarà graduale fino al 2035.
Tuttavia, con l’accordo sulla protezione degli investimenti, poiché la giustizia è di competenza degli Stati membri, sarà necessaria l’approvazione di tutti i Parlamenti degli Stati membri dell’UE, e questo richiederà un certo tempo.