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COMUNICATO STAMPA

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Oristano, 27marzo 2020

  Confagricoltura Oristano è conscia delle enormi difficoltà in cui versa tutto il sistema italiano e ritiene che l’essere Organizzazione significa anche lavorare silenziosamente ma in maniera fattiva per sostenere il proprio Paese. Per questo aveva decisocon grande senso di responsabilità,per non creare polemiche, di aspettare che l’emergenza pandemia passasse prima di fare un bilancio per il settore agricolo provinciale.

 Tuttavia, la gelata della notte del 25 marzo u.s. ha per l’ennesima volta stravolto l’andamento climatico, non perché fosse fuori stagione, dal momento che le gelate così dette tardive primaverili sono ben conosciute agli agricoltori, ma perché l’annata agraria 2019-2020 sarà ricordata come una delle meno prevedibili degli ultimi cinquant’anni.

 Come si ricorderà infatti, abbiamo assistito ad un autunno diversamente piovoso per la nostra Regione, un inverno quanto meno bizzarro con temperature elevate ed ora abbiamo assistito ad una primavera che, nei suoi primi giorni, ci riporta ad un andamento climatico che si potrebbe definire “normale” andando però a compromettere in maniera preoccupante vigneti, oliveti, frutteti e colture in pieno campo.

 La nostra Organizzazione, senza grandi scalpori ne grandi richieste, vuole comunque tenere alta l’attenzione su queste problematiche affinché, non appena passerà l’emergenza Covid-19, si spera il prima possibile, si ponga al centro del dibattito regionale l’aspetto climatico.

Riteniamo infatti che, proprio in virtù della sua imprevedibilità, l’andamento climatico debba essere affrontato con sistemi mutualistici e assicurativi seri e competitivi. Questi consentirebbero all’impresa agricola di preservare il proprio reddito e la renderebbero forte e capace di essere un pilastro importante della società anche nei momenti di difficoltà, come quelli che stiamo affrontando in questi primi mesi del 2020.