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OVICAPRINO: STATI GENERALI AL VIA VENERDì 2 DICEMBRE; IN SARDEGNA? NO, ALLA FIERA DI CREMONA

(CHB) – Cagliari, 30 nov 2022 – Venerdì 2 dicembre si terranno gli Stati generali del comparto ovicaprino italiano. In Sardegna (prima regione per numero di capi e aziende)? No, a Cremona, all’interno delle Fiere Zootecniche Internazionali, in programma nella città lombarda fino a sabato 3 dicembre. 

Per quanto venga spesso considerato marginale, il settore ovicaprino riveste un ruolo strategico, fanno sapere gli organizzatori, per l’economia zootecnica del nostro Paese. L’intera filiera vale quasi un miliardo di euro annui tra produzione di latte e carni, con un totale di 135mila allevamenti e circa 7,4 milioni di capi.

CREMONAFIERE. “Riconoscendo il valore del settore e con l’intenzione di sostenerlo, quest’anno abbiamo deciso di introdurre il tema dell’ovinicoltura con gli Stati Generali dell’ovinicoltura italiana all’interno delle Fiere Zootecniche Internazionali – dichiara Roberto Biloni, Presidente di CremonaFiere -. Ritenevamo importante completare l’offerta della fiera zootecnica, per questo abbiamo inserito il settore ovino e stiamo costruendo le basi per un importante lavoro di promozione della filiera a partire dall’incontro del prossimo 2 dicembre”.

I PARTECIPANTI. Agli Stati Generali dell’ ovinicoltura italiana (2 Dicembre Fiera di Cremona, sala Amati, ore 16.30) prenderanno parte Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura; Riccardo Crotti, Presidente della Libera di Cremona; Angela Saba, Presidente della FNP Allevamenti Ovicaprini di Confagricoltura; Gianni Maoddi, Presidente Consorzio di Tutela Pecorino Romano DOP; Carlo Santarelli, Presidente del Consorzio Pecorino Toscano DOP; Marcello Mele, Università Pisa Dipartimento Alimentazione Agricoltura e Ambiente; il Sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna; Gennaro Giliberti, Dirigente Agricoltura Regione Toscana; gli imprenditori Tiziano Iulianella e Dino Cartoni. Moderatore: Vincenzo Lenucci.
“Purtroppo anche il settore ovicaprino sta vivendo una difficile congiuntura a causa dell’aumento dei costi di produzione e delle quotazioni insoddisfacenti – spiega Angela Saba – che, sebbene in aumento, non consentono di coprire i maggiori costi, soprattutto a causa dei rincari per mangimistica ed energia. Una manifestazione come la Fiera di Cremona rappresenta il luogo ideale per meglio far conoscere il valore di questo settore in aree dove ad oggi ancora rimane poco sviluppato e per promuovere scambi di conoscenza e partenariati che possono rafforzare il comparto”.

SARDEGNA LEADER. L’Italia ha un ruolo determinante nella produzione ovicaprina a livello europeo: il nostro Paese è al primo posto per produzione di formaggi a base di latte di pecora, al terzo per la produzione di latte ovino dietro Grecia e Spagna e al settimo posto per la produzione di cani ovicaprine. A livello nazionale, la metà dei capi allevati oggi sono in Sardegna e lì si concentra quasi la metà del valore della produzione di carne e latte; il resto del patrimonio ovicaprino e della relativa produzione è localizzato tra Sicilia, Toscana e Lazio ed in misura minore Calabria, Basilicata e poi nel resto d’Italia. (CHARTABIANCA) red © Riproduzione riservata agricoltura