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Cagliari, 7 febbraio 2023 – L’Assessorato regionale dell’Agricoltura pubblichi quanto prima, in modo da garantire la continuità nella percezione dei premi da parte delle imprese agricole sarde, i bandi del Programma di sviluppo rurale (Psr) per l’annualità 2023 dedicati alle misure di Benessere animale (SRA30), Produzione biologica (SRA29), Produzione integrata (SRA01) e Difesa del suolo (SRA03). La richiesta arriva dai vertici di Confagricoltura Sardegna, incaricati dal direttivo regionale dell’organizzazione di categoria, che con una lettera indirizzata all’assessora Valeria Satta e al direttore generale dell’Assessorato, Agostino Curreli, hanno chiesto un intervento rapido della Regione in questo momento di transizione dalla vecchia alla nuova programmazione agricola (dal 2014-2022 al 2023-2027).
“Per tutte le Misure dello sviluppo rurale – si spiega nella lettera inviata negli uffici di via Pessagno a Cagliari –, tranne che per quelle dell’Indennità compensativa per le zone svantaggiate e per quelle montane, la Regione Sardegna non ha previsto la sovrapposizione di impegni tra la vecchia e la nuova programmazione”. Tuttavia, le Misure agroambientali con impegni pluriennali SRA01, SRA03 e SRA29 e la SRA30, che hanno l’impegno a scavalco tra due annualità (dal 15 maggio al 14 maggio dell’anno successivo) “per un semestre non saranno oggetto di impegno in quanto lo stesso, con la nuova programmazione, è previsto per anno solare. La conseguenza è che – a queste condizioni e senza la pubblicazione di nuovi bandi – i beneficiari di tali Misure non percepiranno premi per circa 18 mesi”.
“Come è facilmente comprensibile – si legge ancora nel documento – nessuna impresa, in un momento assai critico dovuto agli aumenti delle materie prime, dell’energia e dei carburanti, può affrontare serenamente un tempo così lungo senza la liquidità necessaria e vitale per mandare avanti l’attività aziendale. Si tratta di Misure strategiche che, per l’agricoltura sarda, hanno un peso rilevante dal punto di vista finanziario e interessano un numero significativo di beneficiari”.
“Non è un problema di risorse, già definite nel Psn (Piano strategico nazionale per lo sviluppo rurale) – e quindi già in disponibilità dell’amministrazione regionale –, ma di trovare soluzioni tecniche che consentano di pubblicare i bandi nel 2023 in modo da garantire continuità nella percezione dei premi”, conclude la nota. “Confidiamo, pertanto, in un Suo impegno e auspichiamo una rapida soluzione affinché nessun agricoltore e allevatore sardo possa sentirsi abbandonato in un momento di difficoltà economica come quella che stiamo attraversando”.