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Calangianus, 26 luglio 2025 – Una sala consiliare gremita di allevatori, amministratori locali, veterinari e cittadini ha accolto ieri sera a Calangianus l’incontro pubblico “Il comparto del bovino da carne, tra emergenze sanitarie e prospettive di sviluppo”, organizzato da Confagricoltura Sardegna e dall’Amministrazione comunale, dove hanno preso la parola esperti dell’organizzazione di categoria, rappresentanti delle istituzioni europee, veterinari, studiosi universitari e, in chiusura dei lavori prima delle domande del pubblico, l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gianfranco Satta. Un momento di confronto e di raccolta informazioni molto atteso dagli allevatori del mondo del bovino da carne, che in Gallura ha una radicata tradizione di eccellenza, proprio quando nell’isola stanno partendo le vaccinazioni per contenere la Dermatite nodulare bovina. In sala anche alcuni imprenditori zootecnici del territorio, che proprio ieri hanno iniziato e da lunedì proseguiranno con le vaccinazioni dei capi. Ed è il contenimento della malattia e il trattamento degli animali, i ristori per il mancato reddito e lo stop alla vendita dei vitelli oltre mare, la movimentazione di tutte le vacche da un appezzamento aziendale a un altro, le modalità di abbattimento su soggetti infetti o solo presenti nelle mandrie colpite e i possibili blocchi ai premi comunitari, che hanno animato il confronto in sala e, a lungo, anche a margine dell’iniziativa.

A introdurre e moderare i lavori il responsabile Zootecnico e Sviluppo economico delle filiere Agroalimentari di Confagricoltura nazionale, Daniele Mezzogori, mentre a fare gli onori di casa con i primi saluti istituzionali ci ha pensato il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri. Ha preso poi la parola il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras, a cui è seguito un video messaggio inviato dal componente della Commissione per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, Carlo Fidanza.

Nell’ordine sono quindi intervenuti Luigi Pasqualetti, presidente FNP Allevamenti bovini di Confagricoltura, che ha fatto il punto sullo stato di salute del comparto nazionale; Cristina Tinelli, dell’ufficio di Confagricoltura a Bruxelles, che ha illustrato il quadro normativo della PAC e le proposte di riforma di cui si sta iniziando a discutere in queste settimane. Il prof. Pietro Pulina, docente all’Università di Sassari, ha presentato invece uno studio specifico sul comparto del bovino da carne sardo e le sue strategie di filiera, mentre Franco Sgarangella, del Dipartimento di prevenzione veterinaria del nord Sardegna, ha preso in mano il tema del giorno: l’emergenza di sanità animale legata alla Dermatite nodulare bovina. A fare sintesi del ricco elenco di temi trattati ci ha pensato, in conclusione, l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gianfranco Satta.

Stefano Taras. “Incontri come quello di Calangianus sono oggi fondamentali per informare gli allevatori e dare risposte a domande che in tanti hanno da porre alle istituzioni e ai servizi veterinari. Di appuntamenti simili la Regione dovrebbe organizzarne più d’uno a settimana nei diversi territori della Sardegna”. Così Stefano Taras che ha aggiunto: “Ora più che mai la comunicazione e l’informazione corretta, da assicurare a chi sta affrontando in prima linea nelle nostre aziende zootecniche l’emergenza sanitaria, è uno degli elementi fondamentali da mettere in campo per gestire e arginare al meglio la Dermatite bovina”.