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(3) Dermatite bovina, Regione: Consiglio di Stato conferma necessità abbattimenti, ‘corretto applicare norme Ue’

(CHB) – Cagliari, 29 ago 2025 – Il Consiglio di Stato respinge il ricorso presentato dalla società Agricola Agropower s.r.l. contro la Regione Autonoma della Sardegna, l’Istituto Zooprofilattico sardo, il Ministero della Salute e la Asl di Sassari e conferma la prevalenza dell’interesse “della salute pubblica – anche animale e in chiave zooprofilattica con riguardo agli allevamenti ancora non interessati dalla diffusione della patologia – in contrapposizione all’interesse economico-produttivo della Società agricola appellante”. Lo rende noto oggi la Regione a proposito degli abbattimenti dei capi affetti da dermatite bovina.

LE. MOTIVAZIONI. Analizzando la normativa in vigore, il Consiglio di Stato, con l’ordinanza pubblicata questa sera, ritiene che la vaccinazione non costituisce una deroga allo “stamping out”, cioè all’abbattimento massivo dell’allevamento contagiato, ma rimanda quest’obbligo solo a un secondo momento.
La Corte ritiene corretta l’applicazione rigorosa delle misure di controllo (abbattimenti massivi e vaccinazione) previsti dal Regolamento dell’Unione Europea (il 687/2020) anche per quanto riguarda la tempistica, visto il propagarsi della malattia nel territorio sardo.
Il Consiglio di Stato sottolinea infine che il provvedimento di abbattimento debba applicarsi a tutta l’unità epidemiologica e che il pregiudizio economico è compensabile con i ristori che la Regione ha previsto per le aziende che saranno costrette ad abbattere dei capi.
Le sospensive finora accordate alle ordinanze di abbattimento sono stati provvedimenti di urgenza resi “inaudita altera parte”. Nel momento in cui invece vengono prese in considerazione le ragioni di tutte le parti, e quindi si instaura un contraddittorio, l’organo giurisdizionale modifica la sua decisione e conferma la validità delle ordinanze a tutela del preminente valore della salute pubblica.      (CHARTABIANCA) red © Riproduzione riservata agricoltura regione