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Agroalimentare, dazio Usa del 107% sulla pasta, Confagri: ripercussioni su intera filiera, appello a Governo

(CHB) – Roma, 06 ott 2025 – “Abbiamo chiesto immediatamente al nostro governo una forte presa di posizione verso l’amministrazione americana per risolvere questo problema. Sappiamo che il ministero si è già attivato e che la nostra diplomazia è al lavoro per evitare questa stangata per le imprese italiane”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta il super dazio del 107% sulla pasta italiana che gli Stati Uniti si appresterebbero a imporre sul prodotto simbolo del Made in Italy alimentare. La decisione a seguito dell’indagine del Dipartimento del Commercio USA che rileverebbe dumping sui prezzi da parte di alcune case produttrici di pasta italiane. Oltre al 15% dei dazi imposti ad agosto da Trump, dal 1° gennaio 2026 si sommerebbe, in base a quanto rilevato dal Dipartimento, un ulteriore 91,74% che verrebbe applicato alle importazioni di questo prodotto dall’Italia.
“Una doccia gelata ingiusta. Il mercato statunitense è fondamentale per le nostre produzioni, e ancor più per la pasta, apprezzata dai cittadini americani proprio per la qualità e la bontà riconosciuta in tutto il mondo. Una decisione del genere – conclude Giansanti – avrebbe ripercussioni sull’intera filiera grano-pasta, a svantaggio delle imprese, dei lavoratori e di tutti i consumatori. La filiera agroalimentare italiana agisce da sempre con correttezza sui mercati internazionali e siamo fiduciosi che, insieme al nostro governo, si possa superare questa ipotesi di super dazio”. (CHARTABIANCA) red © Riproduzione riservata agricoltura